L’evoluzione del vino naturale in Francia non conosce sosta, e mentre il mondo del vino tradizionale è fortemente concentrato su Bordeaux e Borgogna, alcune regioni meno conosciute stanno emergendo come culle di un nuovo modo di produrre e pensare il vino.
Tra queste, l’Isère e la Savoia stanno attirando sempre più attenzione per la loro dedizione a pratiche sostenibili e per la capacità di valorizzare vitigni autoctoni e tecniche ancestrali, riadattate in chiave moderna.
In queste terre di montagna, dove l'ambiente incontaminato e la passione per il territorio si fondono, sta nascendo quello che molti definiscono "il vino del futuro".
Isère: Tradizione, Microclima e Vitigni Unici
L’Isère è una regione caratterizzata da una straordinaria diversità geografica: dalla pianura ai piedi delle Alpi fino alle colline del Massiccio della Chartreuse. Questo territorio offre microclimi distinti che permettono di coltivare una varietà sorprendente di vitigni. La sua tradizione vinicola, che risale a epoche antiche, ha visto una rinascita negli ultimi decenni, grazie a viticoltori che hanno riscoperto varietà autoctone come il Verdesse, il Persan e la Mondeuse blanche.
Il microclima dell’Isère, influenzato sia dalle montagne che dai fiumi, favorisce una maturazione delle uve più lenta, un elemento ideale per la produzione di vini naturali che richiedono equilibrio e freschezza. L’assenza di interventi chimici e una vinificazione “minimalista” rendono i vini di Isère autentici e capaci di esprimere le caratteristiche del suolo e del clima in modo puro. Qui, la filosofia del “non intervento” trova la sua massima espressione, e ogni bottiglia è un riflesso diretto della stagione e del terroir.
Savoia: Vino di Montagna e Biodiversità
A nord dell’Isère, la Savoia si erge come un'area vinicola dalle caratteristiche ancora più estreme. Situata nel cuore delle Alpi, questa regione è famosa per i suoi vini freschi e minerali, prodotti principalmente con vitigni adattati al clima montano come la Jacquère, l’Altesse, e la Mondeuse noire. La Savoia è una regione dove la biodiversità gioca un ruolo centrale: vigneti piccoli e frammentati, circondati da prati, foreste e corsi d'acqua, creano un ecosistema che rende i vini di questa zona unici.
In Savoia, l'altitudine e le escursioni termiche contribuiscono a preservare l'acidità naturale delle uve, fondamentale per la produzione di vini longevi e vibranti. La coltivazione in questa regione è caratterizzata da pratiche rigorosamente biologiche e biodinamiche, dove il rispetto per la natura e la sostenibilità sono al centro della filosofia di produzione. La difficoltà delle condizioni montane, inoltre, favorisce una vendemmia manuale e un’attenzione estrema in ogni fase del processo di vinificazione.
Il Vino del Futuro: Perché Isère e Savoia?
Quello che rende queste due regioni francesi le candidate ideali per la produzione del vino naturale del futuro è la loro combinazione di tradizione e innovazione. L'Isère e la Savoia stanno dimostrando che è possibile produrre vini straordinari rispettando l’ambiente e valorizzando i vitigni autoctoni, senza ricorrere all’uso di additivi o interventi artificiali.
In un mondo sempre più attento alla sostenibilità e alla qualità del prodotto, queste regioni rappresentano un esempio di come il vino possa essere non solo un’espressione di cultura e territorio, ma anche un modello per un futuro più consapevole e responsabile.
Qui, tra le montagne e i vigneti ancestrali, sta prendendo forma una nuova visione del vino, dove il passato si fonde con il presente per creare sapori autentici e genuini.
La passione dei viticoltori, il rispetto per la natura, e il desiderio di offrire un prodotto che sia davvero espressione del territorio fanno dell’Isère e della Savoia le vere culle del vino naturale di domani.
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