Victor Cossy ha trasformato la sua vita abbracciando una viticoltura che si fonda sulla biodinamica, un approccio che va oltre il semplice biologico per instaurare un rapporto profondo e rispettoso con la natura. Dopo una lunga carriera nell’architettura e nel design, il suo incontro con Benoît Chéreau lo ha spinto a studiare viticoltura ed enologia, scoprendo antichi metodi che oggi integra con innovazioni sostenibili. Nel 2019, partendo da un ettaro di vigne coltivate in biologico, ha avviato un percorso che lo ha portato a estendere il vigneto a 3 ettari e 20 are, situato a ovest della Valle della Loira. Il suo impegno per la biodinamica si esprime nell’utilizzo di tisane e decotti di piante, strumenti naturali che potenziano le difese delle viti e rinforzano la vitalità del suolo. Le pratiche biodinamiche adottate da Victor mirano a lasciare che la natura segua i suoi ritmi, collaborando con le energie vitali del terreno piuttosto che cercare di dominarlo. I vitigni, soprattutto il “Melon de B.” simbolo del Muscadet, vengono curati seguendo rigorosi standard che rispettano l’intero ecosistema. Questa filosofia di coltivazione, basata sul “buon senso” e sull’armonia con la natura, si riflette nei vini: imbottigliati senza filtrazione e con un’aggiunta misurata di solfiti, mantengono intatta la loro autenticità e il carattere del territorio. In ogni bottiglia traspare la passione di Victor per una viticoltura che valorizza non solo il gusto, ma anche l’essenza e l’energia del suolo, offrendo vini genuini, sani e generosi.