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Domaine des Rutissons: vigneti del passato per palati del futuro
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Domaine des Rutissons: vigneti del passato per palati del futuro

Quello con Wilfrid non è stato propriamente un incontro. Wilfrid è di famiglia: il grande cugino francese.

A tavola, tra una portata e l’altra, durante le Feste natalizie, mia suocera mi racconta che un suo cugino produce un "petit vin sympa” — un piccolo e piacevole vino, nel sud dell’Isère.

Da subito interessato, drizzo le orecchie e chiedo qualche informazione per documentarmi e scoprirne di più. Domaine des Rutissons: questo nome non mi era nuovo. Mi ero già imbattuto in questo Domaine leggendo una guida francese sui vini naturali. Coincidenza che ha segnato un forte contributo nell’apertura dello Shop di Indigeni. 

 

 

Due giorni dopo mi ritrovo già in cantina. Assaggio, ascolto e colgo l'essenza della loro storia: Wilfrid e il suo socio Laurent hanno dato nuova vita ai vitigni dimenticati che raccontano la storia del territorio che li circonda. Più di un secolo fa, l’Isère era una delle province più viticole della Francia, un mondo indigeno a metà strada tra fantascienza e leggende.

 

 

Wilfrid è un personaggio. Fin dal primo impatto mi è sembrato un uomo senza filtri, come i suoi vini: grande personalità e pochi compromessi.  Estremi, Borderline, Ribelli.
Tra di noi è subito nata comprensione e condivisione di una filosofia e dei valori, che hanno poi dato vita ad un’amicizia.

I suoi vini hanno saputo farsi spazio sulla carta di grandi ristoranti stellati francesi. 

Il mio primo ordine per lo Shop di Indigeni è stato per loro. 

Hanno la mia stima,  ho il loro supporto: faremo strada. 
Isère is the new Jura.