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I vini sorprendenti dello Jura: Domaine Joly
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I vini sorprendenti dello Jura: Domaine Joly

Rotalier è il miglior posto dove fare vino in Jura. Per capirlo basta solo menzionare due nomi dei vicini di Cedric Joly: Ganevant e Labet.

Per uno come me, che adora i vini jurassici, appena ho letto Rotalier non ho avuto nemmeno mezzo dubbio sulla qualità e la bontà delle sue bottiglie. Infatti, quando ho ricevuto i campioni ed ho iniziato la degustazione mi sono davvero commosso.

 

 

 Ho chiamato subito Cedric e l’ho implorato di fare una cuvée di Savagnin Ouillé (vino con ricolmatura delle botte) perché il mondo ha bisogno di più vini come questo. Il pensiero che, finalmente, in Italia ci sarà la possibilità di provare i suoi vini mi rende davvero felice. Sono bottiglie rimaste per troppo tempo nell’ombra, in panchina.

Cedric è un fenomeno della vinificazione, non per niente ha lavorato in uno dei domaine più importanti della denominazione Chassagne Monthrachet. Il domaine ha sempre lavorato nel rispetto dalla natura e da poco ha deciso di ufficializzare con l’inizio del percorso della certificazione biologica.

 

 

I suoi vini sono fedeli alla tradizione del “sous voile” ovvero la tecnica di vinificare i vini bianchi lasciando la botte scoperta per ¼. Questo implica un’eccellente maestria del vigneron ma anche un territorio vocato per tale metodo. Si dice infatti che la voile “velo”, ovvero la patina che protegge il vino dall’ossidazione, non avvenga sempre e soprattutto non al di fuori della regione dello Jura. 

L’unico problema che vedo per il consumatore è che una volta provato lo Jura non si torna più indietro. I vini dello Jura sono vini indigeni, senza compromessi.