L'incontro con le bottiglie Coquard-Bour ha origine grazie ad un mio amico, Ivan Mandelli, capo sommelier del ristorante stellato Maison Hache, situato in Provenza.
Quando ci incontriamo, capita di passare ore a discutere di vino e non mancano suggerimenti di perle rare da parte sua. Una volta mi girò la lista di uno dei migliori agenti che trattano Champagne in Francia: Egly Ouriet, Agrapart, Bereche Et Fils, Savart, Ulysse Collins, Benoit Marguet e… Coquard-Bour!
Durante il mio viaggio nello Champagne dovevo recarmi assolutamente da Coquard-Bour, e volevo a tutti i costi essere il loro referente in Italia.
Al Domaine mi hanno accolto a braccia aperte, con gentilezza e grande disponibilità.
Dopo una lunga degustazione, che descriverei come un crescendo di emozioni, ho presentato il mio progetto. All’epoca non avevo ancora una partita IVA, ma la mente piena di sogni, e una gran voglia di condividere la mia passione con chi, come me, si nutre d’uva.
Incredibilmente, mi accordarono la distribuzione, che spero sia solo l’inizio di una lunga collaborazione.
Non li ringrazierò mai abbastanza per la loro fiducia. Cercherò di rendere onore a questo straordinario Champagne, elegante ed armonioso.
Su di loro metto una spread bet: sentiremo parlare di loro nei prossimi decenni.
Domaine Coquard-Bour è indigeno.